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Visualizzazione dei post da luglio, 2011

AUTOGOL

Dopo la risposta del sindaco di Grottammare alle accuse per l'esposizione/vendita di animali vivi in condizioni intollerabili alla Fiera di San Paterniano ( 9 e 10 luglio 2011) "Che importa se tutta la folla fischia, purchè tu stesso ti sia prodigo d'applausi?" [ Erasmo da Rotterdam Elogio della follia] Dev'esserle costato molto, sindaco Merli, abbandonare l'altezzoso silenzio che abitualmente riserva al cittadino qualsiasi che - senza aver dietro l'istituzione ics, il partito ipsilon, l'associazione zeta - rivolga una motivata critica al suo agire pubblico. Stavolta il disturbo di rispondere se l' è dovuto prendere, se non altro per l'eco suscitata dal caso e per lei certo inaspettata Ma è come rappezzare con una fattura fasulla la nota spese contestata dal ragioniere-capo. E tanto sforzo si risolve per lei in un grottesco autogol. Perchè lei dimostra di non capire - ed è grave - che "i danni alla onorabilità de
Esemplare condanna per cane tenuto a catena corta Teneva i suoi cani legati ad un corda cortissima ad alcuni mezzi abbandonati in un campo sporco, privo di protezione e pieno di rifiuti. A riportarlo è Greenme.it. È l’ennesimo caso di maltrattamento di animali, questa volta avvenuto a Mondovì, in provincia di Cuneo, dove un ultrasessantenne ha tenuto senza motivo tre cani legati con una catena corta, che ha provocato delle evidenti lacerazioni al collo degli animali. Il comportamento dell’uomo però non è passato inosservato ed è stato condannato dalla Corte Suprema ad una multa di 5000 euro. Lo stesso importo stabilito dal Tribunale di Mondovì in prima battuta il 13 maggio 2010. L'uomo, però, ha presentato un ricorso alla Cassazione che si è espressa ieri confermando la sanzione, evidenziando come “a seguito di un sopralluogo era stato accertato che i tre cani erano legati corti alla catena tanto da presentare abrasioni al collo, che l’unico riparo alle intemperie era costituito da

zero sensibilità per gli animali a Grottammare

Nei giorni del 9 e 10 luglio, si è svolta a Grottammare la fiera di S.Paterniano, nel cui ambito, è stata allestita anche una esposizione vendita di animali di vario genere . Premesso che tale genere di commercio, è già da tempo oggetto di condanna da parte delle associazioni animaliste, e molti comuni italiani stanno valutando di vietare tale pratica per i seguenti motivi: il sovraffollamento, l’esposizione prolungata al pubblico, che implica sollecitazioni fonti di stress, un alterato stato di sonno e veglia, fattori climatici critici e il lungo viaggio per il trasporto . Da considerare anche l’aspetto diseducativo di tali esposizioni, in un periodo in cui si verifica il più alto picco di abbandoni di cani e gatti, il comune dovrebbe incentivare l’adozione degli animali nei canili e non l’acquisto degli animali. Richiamando il dettato normativo della legge regionale 10/97 e relativo reg. d’attuazione, nonché il DPR 31/03/79 sui compiti del sindaco e la vigilanza sulla protezion

cani all'aereoporto

Ha vagato sperduta per almeno sette ore nell’aeroporto di Tessera, schivando tutti i pericoli della pista, vittima di un’incredibile vicenda per fortuna conclusa con un lieto fine. Buba, cagnolina, ha rischiato la vita al Marco Polo la sera del 20 giugno: nel tardo pomeriggio avrebbe dovuto partire nella stiva di un volo Alitalia con direzione Catania. La padrona, M.G., insegnante vicentina, aveva deciso come ogni estate di mandarla dalla sua famiglia in Sicilia, per poter così andare in ferie senza dover ricorrere alle pensioni per cani. Un viaggio non troppo lungo, rinchiusa nel trasportino chiuso a norma di legge e controllato da diversi addetti all’aeroporto. Nel caricare il prezioso carico però, qualcosa va storto, e la gabbietta si apre. Impaurita dal frastuono, la cagnolina scappa. Le squadre di sicurezza vengono allertate, così come viene subito contattata la padrona, tornata a Vicenza: sconvolta dal tono della telefonata («Non è stato possibile recuperarla perché fuori control

da dove viene il latte

bando all'uso di animali selvatici è giunto al penultimo passo, ora tocca al governo metterlo in atto. Il 23 giugno sera, nel Regno Unito è stata ottenuta una storica vittoria a favore degli animali nei circhi: i 50 deputati della Camera dei Comuni britannica che hanno partecipato al dibattito su una mozione relativa al divieto di uso degli animali selvatici nei circhi, hanno votato unanimemente a favore del divieto (che dovrebbe partire dal 1 luglio 2012). Ora il governo britannico sarà costretto a porre in atto tale divieto: anche se, in generale, le risoluzioni del Parlamento non sono vincolanti per il governo, in questo caso, data la storia di questa vicenda, il governo sarà costretto ad ascoltare i deputati (e i suoi cittadini) per non perdere la faccia. Ma esaminiamo un po' "tutta la storia", e vediamo quanto il governo ci tenesse a far usare gli animali ai circensi, fino a che punto sia arrivato per tentare di ottenere questo, e come, alla fine, abbia perso