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Maial Fest da condannare

 Maial Fest 
specismo e sessismo da vergogna

 http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2016/01/16/ascoli-invita-le-donne-a-maneggiare-la-salsiccia/

 La protesta corre sul web

Sembra di essere regrediti indietro di secoli, non al tempo dell’uomo con la clava, a cui si deve la scoperta della ruota e del fuoco, ma agli albori della storia quando l’OMINIDE apparve sulla faccia della terra. A leggere l’articolo pubblicato dal “Messaggero di Ascoli Piceno” sembra quasi di aver fatto un viaggio a ritroso di millenni: sessismo e specismo sono l’ammazza tempo preferito di chi non sa come impiegare più intelligentemente il proprio tempo libero.
A leggerlo è tutto un programma il “Maial fest” della Marca Ascolana e ci meraviglia il modo in cui il giornalista riporta l’evento come qualcosa di culturale addirittura assurto a livelli internazionali. Ma vediamo cos’è veramente questo “evento”:
E’ Il trionfo della gola nella piena indifferenza della sofferenza animale, dove il maiale diviene cibo e oggetto a cui tutto si può fare:
ucciderlo, (la famosa “Mmasciate” come si dice da quelle parti) mangiarlo, farlo correre in gare idiote per il diletto di un pubblico cinico e indifferente, e poi farlo oggetto di giochi sessisti dove le gare alla salsiccia sono per sole donne ( e chi non capirebbe la becera allusione) ma non basta naturalmente, le gare a coppie sono chiamate “tiro del segone” (dal circolo di goderecci del Club 41 che organizza questa oscena “bravata” http://www.club41italia.org/uploads/media/Maial_Fest_2016_tutto_v_5.pdf)
Il giornalista poi, dà man forte e aggiunge:
“Sono ormai un ricordo sbiadito le polemiche che figlie di un equivoco (uccisione del maiale in mezzo alla folla) scatenarono la furia delle proteste  animaliste…..”  (Andrea Ferretti nell’articolo promozionale sull’iniziativa pubblicato il giorno 15/01/2015 dal Messaggero redazione di Ascoli Piceno)


A VOLTE TORNANO:
Vogliamo ricordargli che non sono affatto sbiadite le proteste animaliste, e che siamo disgustati davanti a tanta sotto cultura priva di rispetto per gli animali e le donne?

inviamo il messaggio sottostante (in rosso) di protesta da inviare agli indirizzi mail sottostanti: (in verde/ copia e incolla )



PROTESTA CONTRO “IL MAIAL FEST”
- In difesa degli animali e delle donne


Spett.Organi in  indirizzo, abbiamo appreso dall’articolo uscito il giorno 15/01/2015 della vergognosa “festa” denominata “Maial fest” che si tiene dal 15 al 17 gennaio 2016 ad Ascoli  Piceno il cui programma è a dir poco raccapricciante sia sotto il profilo culturale che etico. C’è da chiedersi come si possa fare del maiale, un essere vivente e senziente, l’oggetto di una festa dove si prevedono:

- corse dei maialini ( in più comuni italiani le gare e i giochi con gli animali sono proibiti poiché lesivi della dignità e del benessere della vita animale)

- “Li masciate” con macellai fatti in casa” ,

-gare della salsiccia” (chissà perché riservate solo alle donne) …..e altre amenità raccapriccianti e d’infimo livello.

Ormai la cultura del rispetto per tutte le forme di vita è largamente diffusa e sono stati da tempo riconosciuti agli animali diritti di esseri senzienti e viventi da leggi  trattati Europei e internazionali. Possibile che ad Ascoli nessuno si renda conto che c’è un evoluzione civile in atto nella considerazione degli animali? Ancora dobbiamo assistere a passa tempi di  becero livello in cui specismo e sessismo s’intrecciano facendoci regredire di millenni?

Siamo indignati per come sono considerati gli animali e anche le donne, viste le chiare allusioni sessiste di alcuni “giochi” previsti nel programma della manifestazione (http://www.club41italia.org/uploads/media/Maial_Fest_2016_tutto_v_5.pdf)

Ci sono tanti modi di passare il tempo ma non è detto che si debbano ripristinare le arene con i gladiatori. Ci meravigliamo che la bella città di Ascoli Piceno, conosciuta per la sua storia e le sue piazze, debba fare da sfondo a tanta barbarie e ci appelliamo al Sindaco perché si impegni a deliberare al più presto un Regolamento che vieti le manifestazioni con uso di animali come già fatto da tantissimi comuni italiani,dando un segno di civiltà  richiamando i promotori dell’iniziativa a comportamenti più rispettosi verso gli animali e le donne. Dal nostro canto ci guarderemo bene dal visitare in futuro la città di Ascoli Piceno che con questa caduta di stile perde in immagine e considerazione.



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